Il riconoscimento delle

associazioni internazionali di fedeli

Tra i compiti del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che dal 1° settembre 2016 ha assunto le competenze e le funzioni appartenuti al Pontificio Consiglio per i Laici e al Pontificio Consiglio per la Famiglia, nell’art. 7 dello Statuto vi è quello di erigere le associazioni dei fedeli e i movimenti laicali che hanno un carattere internazionale e di approvare o riconoscere i relativi statuti.

Gli elementi essenziali per definire internazionale un’associazione sono:
1) la presenza reale di membri in Chiese particolari di diversi paesi del mondo;
2) il numero degli associati;
3) la natura e il rilievo delle attività svolte.

La Santa Sede prima di riconoscere un’associazione internazionale di fedeli richiede che questa sia stata previamente riconosciuta a livello diocesano nella Chiesa particolare ove è nata.
Inoltre è prassi che tutti i Vescovi delle diocesi dei diversi paesi del mondo in cui l’associazione è presente facciano pervenire al Dicastero loro lettere con le quali la richiesta di riconoscimento internazionale viene sostenuta e promossa da tutti coloro che saranno in contatto con l’associazione ed i suoi membri.

In tal modo il Dicastero avrà possibilità di verificare sia il reale carattere internazionale dell’associazione, sia i frutti spirituali e apostolici dei suoi membri.

La procedura

di riconoscimento

la richiesta formale

È uno dei modi in cui si esercita concretamente la libertà di associazione dei fedeli riconosciuta dal diritto canonico.
La richiesta deve essere inviata dal moderatore dell’associazione al Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita unita allo statuto e a tutta la documentazione utile che ne illustri la storia, le attività, i fini che l’associazione si propone di perseguire, il numero dei membri e i rapporti con gli Ordinari diocesani ove è presente.

l'esame della documentazione

Il Dicastero, ricevuta la richiesta formale, lo statuto e la documentazione esamina l’esistenza dei presupposti e dei requisiti necessari per poter riconoscere l’associazione che ne ha fatto richiesta.

Il parere dei canonisti

Dopo l’esame dei documenti, il Dicastero sottopone lo statuto al parere di alcuni canonisti i quali dovranno verificarne gli elementi base: il fine, la sede, il governo, le condizioni richieste per far parte dell’associazione e il modo di agire.
Sulla base di questi giudizi, il Dicastero formula le proprie osservazioni e dà all’associazione i suggerimenti che dovranno essere integrati nello statuto per l’approvazione.

Il decreto amministrativo

Dopo un’ultima revisione dello statuto il Dicastero tramite un decreto amministrativo riconosce o erige l’associazione internazionale di fedeli e approva il suo statuto ad experimentum per un quinquennio. Passati questi 5 anni emetterà un nuovo decreto con il quale approverà definitivamente lo statuto dell’associazione internazionale.

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